Uso questo blog per pensare. Lo uso per arrabbiarmi per le cose non giuste. Lo uso per condividere il mio pensiero con chi voglia farlo. Non ho altro che abbia senso mettere in comune. Gionata

domenica 20 agosto 2017

Il mitico buonismo e gli Stronzi veri


Il mondo è complicato. A molti la complessità dà fastidio, costringe a pensare e fa venire il mal di testa. E cosa fai quando una cosa ti dà fastidio? Cerchi di eliminarla.

Eliminare la complicazione però...è complicato. Solo i grandi scienziati sono riusciti a leggere tra le complesse righe della natura le semplici e logiche note delle leggi fisiche: spesso lineari ed eleganti, sottendono fenomeni altrimenti incomprensibili: la chimica, la geologia, il moto degli astri (con quello veramente siamo ancora un po' in difficoltà).

Invece noi comuni mortali come facciamo a gestire la complessità? Beh, cerchiamo di circoscriverla e di approssimare. Se un soggetto è troppo grande per comprenderlo proviamo a suddividerlo in pezzi più piccoli e comprensibili. Alcuni ci risulteranno chiari, e li esploriamo fino a quando non siamo in grado di orientarci bene. Altri magari restano confusi, sullo sfondo, non li penetriamo ma teniamo presente che sono lì, che non possono essere ignorati. Così procede la conoscenza, progressivamente, a fatica, ma funziona.

E gli Stronzi? Gli Stronzi non fanno così. Gli Stronzi si inventano i buonisti. Gli stronzi hanno già deciso, e quindi non perdono tempo a imparare. Loro hanno le palle, loro sanno come si fa, e non hanno tempo da perdere con il noioso processo dell’apprendimento. Quindi chi cerca di usare il cervello, di capire ogni volta, è una femminuccia o meglio, un buonista.

Una definizione precisa di buonista non esiste, dato che il termine viene adattato alla bisogna dallo Stronzo di turno. Però ci provo: ecco, questa potrebbe essere la definizione adatta:

“buonista è colui che, nel momento in cui qualcuno esprime un’opinione o compie un gesto genericamente ostile o insultante, in maniera immotivata, illogica e non rispettosa della realtà dei fatti nei confronti di qualcun altro, non è d’accordo, e lo dichiara.”

Il buonismo, secondo gli Stronzi, ha anche proprietà transitive: ovvero se io non sono d’accordo sul chiamare le persone con la pelle nera “cioccolatini”, allora, nella disonesta semplificazione dello Stronzo, io automaticamente sono a favore dello sbarco continuo e incontrollato di milioni di persone, della loro sistemazione in resort di lusso, e di tutti gli altri stereotipi di questo genere, compresa la rimozione dei crocifissi (caso particolare, dato che in effetti io i crocifissi nei luoghi pubblici non li metterei)  e l’aumento costante dello stipendio di Fabio Fazio e dei parenti immaginari di Laura Boldrini.

Beh, capita invece che molti di quelli che si beccano regolarmente del buonista non siano così. Innanzitutto perché sono tutti diversi. E quindi su ogni argomento si fanno un’idea propria, indipendentemente da quello che dice qualche personaggio televisivo o leader politico più o meno simpatico. Non ci credete. Eh lo so: perché siete Stronzi.

Secondariamente perché voi conoscete poco la lingua italiana, o quantomeno la usate male, tanto, che ve ne frega a voi. E quindi “buono” e “buonista” per voi è la stessa cosa. Bzzzzzzz. Sbagliato. Leggete il dizionario. Anche “per bene” e “perbenista” per voi è uguale. Bzzzzzz. Sbagliato ancora. Ma ci fate o ci siete?

Poi non vi rendete conto, e forse questo è il vostro più grosso e pericoloso errore, che quelli che voi chiamate sprezzantemente buonisti, non sono così passivi come possono sembrare. I vostri “buonisti” hanno cambiato il mondo difendendo e conquistando i diritti DEGLI ALTRI, rischiando la propria pelle, e qualche volta lasciandocela. E quando è stato necessario, hanno appeso dittatori per i piedi (cit. @CiccioRatti). Quindi è meglio che state attenti.

Ci sarebbe molto da dire anche sugli Stronzi, ma qualcuno lo ha già fatto prima e meglio di me. Trovate un’ottima definizione qui:


A questo link, Vito Tartamella, che non conosco ma ringrazio, spiega bene cosa essi sono. In particolare Tartamella utilizza una definizione di Aaron James che dice che lo Stronzo “rifiuta di considerare gli altri come eguali dal punto di vista morale”. E quindi tira dritto per la sua strada ignorando gli altri. Ma non preoccupatevi cari Stronzi, non vi riconoscerete, dato che mentite anche a voi stessi.

Infine, ormai dovrebbe essere chiaro, i buonisti, così come ve li siete inventati voi Stronzi, non esistono. Nella vostra fantasia servono per giustificare le vostre meschinità, i doppi standard secondo cui voi avete tutti i diritti e gli altri devono stare muti. I buonisti ve li siete inventati e avete deciso di crederci così come credete alle fandonie del web, incapaci come siete di riconoscere le balle, dato che vi confermano nei vostri pregiudizi. I buonisti sono una delle distorsioni della realtà che servono per fare funzionare le vostre logiche malate.

Invece esistete voi, e noi normali tolleriamo la vostra esistenza. Ringraziateci.

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