Uso questo blog per pensare. Lo uso per arrabbiarmi per le cose non giuste. Lo uso per condividere il mio pensiero con chi voglia farlo. Non ho altro che abbia senso mettere in comune. Gionata

domenica 5 giugno 2011

Donne al volante secondo l'Islam

Ho trovato questo articolo sul giornale The Arab News, quotidiano di lingua inglese diffuso in Arabia Saudita.
Parla del diritto delle donne di guidare l'auto, oggi negato in quel paese per certi versi medioevale.

Lo ho tradotto e lo riporto perché esprime un punto di vista che ci é del tutto sconosciuto. Il concetto di libertà e del diritto della donna espresso da un fervente credente musulmano.
Infatti, l'autore dell'articolo non é un rivoluzionario bandito dal regime. E' il direttore dell'International Medical Center di Jedda, in Arabia Saudita. Fa parte dell'establishment. Scrive per l'establishment, il giornale Arab News é per l'elite che sa l'inglese e per gli stranieri che frequentano i grandi alberghi e gli uffici della Saudi Aramco, la compagnia petrolifera piú grande del mondo.
L'autore inoltre discute spesso animatamente con la comunità ebraica americana, che qualche anno fa lo accusó di antisemitismo per certe sue dichiarazioni.
Riporto dunque le parti salienti del suo articolo:

L'Islam é una religione pratica, che tende a regolare la vita delle persone nel modo migliore possibile. Dato che le sue leggi sono logiche, la Shariah (legge Islamica) ha al suo nucleo un meccanismo per adattarsi a tempi e luoghi diversi.
La Ijtihad (l'esercizio del giudizio personale nel raggiungere un'opinione legale o un verdetto su un caso, sulla base di precedenti riscontrati nel Corano o nella Sunna) nel passato era vista come uno strumento per mantenere le regole religiose coerenti con la realtà di stili di vita che, inevitabilmente, cambiano.
La tendenza a interpretare scorrettamente i testi religiosi e l'abbandono della Ijtihad, ci hanno portati in una situazione in cui si sta allargando il gap tra l'applicazione delle regole religiose e la realtà della vita. La situazione ha anche causato l'irrigidirsi dei fiqh (leggi religiose) che ha causato l'applicazione estensiva del principio di "Sadd Al-Dharei" (rimuovere gli strumenti). Nella terminologia religiosa, "rimuovere gli strumenti" permette di prevenire il male prima che si materializzi e viene spesso invocato quando si teme che strumenti leciti conducano a risultati non leciti.
[...]
lo scrittore egiziano Abdul Haleem Abu Shaqqah ha fatto uno studio esteso riguardo al problema del "rimuovere" nel suo voluminoso testo "Liberazione delle Donne nell'Era del Profeta".
Abu Shaqqah dice che il principio di rimuovere é stato applicato con tale zelo che le condizioni poste dai primi chierici islamici nell'implementarlo sono state ignorate.
I primi religiosi avevano avvertito che il principio di "rimuovere gli strumenti" deve essere applicato con estrema cautela nell'impedire azioni legittime (le donne alla guida, ndt).
Le condizioni poste permettevano di bandire un'azione solo se l'atto avrebbe condotto all'errore nella maggior parte dei casi, non raramente. Un'altra condizione era che il male risultante dall'atto fosse qualcosa di piú di una probabilità.
[...]
nonostante queste condizioni e questi avvertimenti [...] molti religiosi piú recentemente le hanno ignorate e hanno adottato una posizione estremamente zelante nell'applicare il principio di "rimuovere gli strumenti", specie in materie riguardanti le donne, dice l'autore. [...].
la presente controversia sulle donne alla guida é solo uno dei tanti diritti di cui sono state private a causa di un'interpretazione distorta delle regole religiose.
[...]
Il fu ministri dell'informazione Muhammad Abdu Yamani [...ha detto che] mentre la società nega alle donne molti dei loro diritti nel nome delle vecchie tradizioni, il profeta Maometto (pace a lui) ha chiaramente detto cosa fosse permesso e cosa no. Allah ha detto delle donne: "ed esse avranno diritti simili ai diritti su di loro, secondo equità"...
Yamani ha anche detto in uno dei suoi articoli: "perché non abbiamo il coraggio di affrontare il problema e trovare una soluzione cosí che la metà delle risorse della nostra società non venga sprecata per motivi fasulli? E le nazioni musulmane che permettono alle donne di guidare hanno tutte sbagliato?"
[...]
Le donne saudite dovrebbero avere la libertà di guidare, dato che hanno dimostrato oltre ogni dubbio le loro capacità in campi molto piú complessi, come le scienze mediche e le tecnologie avanzate.

Dr. Walid Ahmad Fitaihi

La versione integrale dell'articolo si trova presso: http://arabnews.com/opinion/columns/article444896.ece 

Nessun commento:

Posta un commento