Uso questo blog per pensare. Lo uso per arrabbiarmi per le cose non giuste. Lo uso per condividere il mio pensiero con chi voglia farlo. Non ho altro che abbia senso mettere in comune. Gionata

domenica 19 giugno 2011

L'Italia ripudia la guerra?

Art. 11 della Costituzione Repubblicana:

"L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo."

A un certo punto dovremo metterci d'accordo su cosa vuole dire questo articolo della Costituzione.

Non conosco molte persone che si definirebbero "guerrafondaie" o che cantano le lodi della guerra. Molti amici invece si dichiarano pacifisti, contrari a ogni forma di violenza. Io stesso, all'atto di rifiutare il servizio militare, mi dichiarai non-violento e dissi che ritenevo l'esistenza stessa degli eserciti come la principale minaccia alla pace universale.
Ho cambiato idea? Non lo so. Di sicuro é cambiato il mondo.

domenica 5 giugno 2011

Donne al volante secondo l'Islam

Ho trovato questo articolo sul giornale The Arab News, quotidiano di lingua inglese diffuso in Arabia Saudita.
Parla del diritto delle donne di guidare l'auto, oggi negato in quel paese per certi versi medioevale.

Lo ho tradotto e lo riporto perché esprime un punto di vista che ci é del tutto sconosciuto. Il concetto di libertà e del diritto della donna espresso da un fervente credente musulmano.
Infatti, l'autore dell'articolo non é un rivoluzionario bandito dal regime. E' il direttore dell'International Medical Center di Jedda, in Arabia Saudita. Fa parte dell'establishment. Scrive per l'establishment, il giornale Arab News é per l'elite che sa l'inglese e per gli stranieri che frequentano i grandi alberghi e gli uffici della Saudi Aramco, la compagnia petrolifera piú grande del mondo.
L'autore inoltre discute spesso animatamente con la comunità ebraica americana, che qualche anno fa lo accusó di antisemitismo per certe sue dichiarazioni.
Riporto dunque le parti salienti del suo articolo: