Uso questo blog per pensare. Lo uso per arrabbiarmi per le cose non giuste. Lo uso per condividere il mio pensiero con chi voglia farlo. Non ho altro che abbia senso mettere in comune. Gionata

sabato 15 gennaio 2011

Nirvana

Nirvana
Nessuna chance, completamente senza scopo,
Era un giovane, seduto su una corriera che attraversava il North Carolina, diretta chissà dove.
Iniziò a nevicare.

E la corriera si fermó a un piccolo caffé tra le colline, e i passeggeri entrarono.
E si sedette al bancone con gli altri, ordinó, il cibo arrivó.
E il pasto fu particolarmente buono.
Anche il caffé era buono.

La cameriera era diversa dalle donne che aveva conosciuto.
Era spontanea, e emetteva un umorismo naturale.
E l'uomo alla friggitrice diceva cose folli
E il lavapiatti nel retro rideva. Una piacevole, bella risata pulita.

E il giovane guardó la neve cadere fuori dalla finestra.
E voleva rimanere in quel caffé per sempre.
Fu attraversato dal curioso pensiero che in quel luogo tutto era bellissimo.
E sarebbe rimasto bellissimo per sempre.

Allora l'autista disse ai passeggeri che era ora di ripartire.
E il giovane pensó: io rimango qui. Rimango qui.
E poi si alzó e seguí gli altri sulla corriera.
Andó al proprio posto e guardó il caffé attraverso il finestrino.
E poi il pullman partí, curvó verso la discesa, uscendo dalle colline.

E il giovane guardó dritto davanti a se.
E sentiva gli altri passeggeri che parlavano di altre cose, O leggevano o cercavano di dormire.
E non avevano percepito la magia.
E il giovane poggió la testa da un lato, Chiuse gli occhi e fece finta di dormire.

Non c'era nient'altro da fare,
Solo ascoltare il rumore del motore
E quello delle ruote
Sulla neve.

Nirvana, Tom Waits, Orphans, 2006
tradotto da me

segue il testo originale: