Uso questo blog per pensare. Lo uso per arrabbiarmi per le cose non giuste. Lo uso per condividere il mio pensiero con chi voglia farlo. Non ho altro che abbia senso mettere in comune. Gionata

martedì 29 dicembre 2009

Pensieri su Gesu Nazareno

Non leggevo i Vangeli da molto tempo.
L’ho fatto in questi giorni perchè cercavo qualche cosa. Non la fede, che non conosco, ma qualche forma di taratura, di calibrazione, rispetto al rumore di fondo che manda messaggi confusi e distorti.
Ho trovato le parole di Gesù molto chiare. Le ho confrontate con quello che mi circonda e con il mio disagio nei confronti di un paese che non riconosco più. Mi ha rassicurato questo confronto, non perchè adesso creda nelle future sorti e progressive, ma perchè mi sono trovato d’accordo: ho verificato la taratura, appunto. Anche per non dovermi vergognare quando i miei figli mi chiederenno conto di cosa facevo e da che parte stavo in questi anni.

Oggi lo chiamano, con intenso disprezzo, buonismo.
Io sospetto che chi usa questo termine probabilmente crede di applicare al mondo la propria saggezza di persona scafata, che sa il mondo, e che non si lascia ingannare da melensi sentimentalismi. Ogni cosa che puzzi di perdono, di compromesso col più debole, di tolleranza, viene etichettata con livore, con l’epiteto di “buonista”.
Io no. Non disprezzo l’essere buoni, o il provare ad esserlo. Non mi ritengo insultato se qualcuno mi accusa, pur con questo misero neologismo, di essere buonista. Io provo pena per chi si ritiene superiore alla bontà, per chi pensa di sapere con saggezza e rigore amministrare ed erogare la giusta violenza.
Me l’ha insegnato mia madre. Mia madre è atea. Mi ha detto che non si deve rispondere alla violenza con la violenza. Che il sangue non si lava con il sangue. Mi ha insegnato delle parole.

"Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio."

Sono parole di Gesù Cristo, nel Vangelo di Matteo.
Siamo forse io, Gesù e mia madre, ridicoli buonisti? E chi sono allora, quelli che applicano la biblica legge? I probi cittadini? I buoni cristiani?
Mi viene in mente quando penso alla guerra. Negli ultimi anni una parte dell’occidente, nominalmente cristiana, una parte che comprende l’Italia o almeno chi oggi la governa, ha invaso un paese, l’Iraq, guidato da un uomo malvagio.
Per catturarlo, sono dovute morire circa centomila persone, per la stragrande maggioranza, non-militari. Dopo averlo catturato lo si è impiccato, come faceva lui coi suoi nemici.
I suoi soldati sono stati uccisi in massa con bombe al fosforo, cosi’ come lui gasava i suoi nemici. O sono stati torturati, proprio come faceva lui.
L’occidente, attraverso il tradimento e la corruzione, ha scoperto dove si trovavano i suoi figli, anche loro malvagi, e li ha trucidati, insieme ai loro figlioli, che però ancora malvagi non erano. Chi ha tradito è poi stato ucciso a sua volta, per vendetta. Sangue che lava sangue.
Il nostro governo ha avallato questa condotta. E cosi’ ha fatto il nuovo papa, per inciso.
Io credo che Gesù non sarebbe stato d’accordo.

Non credo che fosse un “buonista”, uno che si fa andare bene tutto, vogliamoci bene e basta. Scacciò i mercanti dal tempio, non i mendicanti. Sapeva usare parole dure, e con chi le usava? Con i potenti, e con i ricchi:

"Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l'amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre. Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo".

E’ il vangelo di Luca.
Siete sepolcri che non si vedono, e la gente vi passa sopra senza saperlo. Vuole dire che chi vive nell’ipocrisia e dimentica il significato di giustizia e amore, cova dentro di se’ la morte, e verrà dimenticato. Questo dice Gesù.
Oggi, coloro che si ergono a Difensori della Cristianità, dai loro turriti scranni governativi, usano le parole dure e forti solo contro i deboli. I ragazzi nelle piazze, i poveracci che cercano un futuro.

Egli parlava in questi termini a chi legifera:
"Guai anche a voi, dottori della legge, che caricate gli uomini di pesi insopportabili, e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!"
Questo cosa vuole dire nell’Italia di oggi? Forse che non dovrebbero osare, i legislatori, pretendere un rigore e una disciplina morale dal popolo, mentre loro sono il primo esempio di totale mancanza di standard etico-morali?

Sempre nel Vangelo di Luca ci sono parole rivolte ai militari, coloro ai quali, giustamente, nella nostra societa’ viene affidato il monopolio della violenza:
"Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno, contentatevi delle vostre paghe"
Dopo duemila anni dobbiamo assistere in Italia all’osceno spettacolo delle forze dell’ordine che invece di garantire ai cittadini il diritto di manifestare, di proteggerli, li picchiano a sangue a centinaia, li trascinano via dai letti degli ospedali per poterli picchiare ancora, li torturano, li umiliano, gli strappano dal corpo piercing e orecchini, gli deformano il viso con le botte, segnano per sempre le loro vite con la violenza. Impuniti. E sostenuti dal governo del nostro paese.
No, sono sicuro che il cittadino Gesù non sarebbe assolutamente d’accordo.

Ci sono altre parole del cittadino Gesù che mi ricordano periodicamente da che parte andare nei bivii importanti:
"amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?"
Sempre Matteo.
A cosa conduce l’amore esclusivo per chi ci ama? Nella società, intendo dire, a cosa porta il salutare e l’amare, il favorire il fratello, il parente, e l’amico dell’amico? Ai clan, le mafie, gli inner circles, i club dei privilegiati, che si sostengono l’un l’altro, in famiglia, a discapito del bene comune e della giustizia. L’amore per il perfetto sconosciuto, per il cittadino estraneo, nè buono nè giusto, ma semplicemente avente diritto. Questo è l’amore di cui parla Gesù secondo me. Gran vizio italiano e dei nostri attuali regnanti fare l’esatto contrario, costruire un sistema iniquo per ritagliarvi dentro le sacche di amore per i nostri cari. Fregare tutti gli altri, poi fare il regalo agli amici e un po’ di elemosina davanti alle telecamere.

Eppure chi sbaglia deve pagare. Oppure, all’italiana, chi viene beccato, paga per tutti. La bocca si riempie facilmente con slogan vuoti, uno dei migliori è Tolleranza Zero. La applichiamo a piene mani con quelli che non si possono difendere dalla giusta mannaia della legge. Contro chi cerca, illegalmente, di entrare in questo grasso ancorchè diabetico paese. Contro chi puzza di povertà e di paura e per queste sbaglia e fa del male. Tolleranza Zero. Contro chi si diverte e gode troppo, chiudiamo i bar le discoteche, i pub e abbassiamo la musica, pura gelosia di chi non ha più vent’anni mascherata da tolleranza zero.
E’ la tolleranza zero dei vigliacchi, che la applicano solo ai deboli, mai ai potenti. Tolleranza cento per cento per la cocaina in parlamento, per i vizi pubblici e privati dei cosiddetti VIP, tolleranza totale per chi fa bancarotta fraudolenta o truffa aggravata, anzi un posto in parlamento alla corte del sovrano, insieme ai suoi servi e alle sue ballerine.
Cosa diceva riguardo alla tolleranza zero il cittadino Gesù?
"Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: -Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?. E Gesù gli rispose: -Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette."

Ma io, tra un ministro con la faccia rossa che con protervia nega la grazia a un uomo in carcere, solo perchè può farlo, e il cittadino Gesù, dovrei avere problemi a scegliere con chi stare?
Tra un sindaco seminatore di odio che per Natale decide di dare la caccia a quelli che non hanno la faccia bianca, e il cittadino Gesù, che la faccia l’aveva olivastra, chi scelgo?
Non ce li ho, e sono sicuro che stanno da due parti opposte, il ministro e Gesù, anche se il ministro si erge a difensore del cristianesimo. Sventola la bandiera del cristianesimo quale vessillo acuminato a difesa della fortezza dei ricchi. Ne reca lo stemma, per differenziarsi da chi crede in un altro Dio, un po’ più medievale del suo. Odio e divisione, in nome del cristianesimo. Possibile?
Eppure le parole di Gesù sono chiare. Sono tutte pubblicate, ogni tanto non fa male leggersele, andare alla fonte del Vangelo.
Come mai non vincono nella società? Come mai sono sistematicamente tradite da chi invece si autoinveste a difensore del cristianesimo?
Forse è la democrazia, il problema.
Come la democrazia? Come può essere un problema?
Può, se non è sostenuta dalla giustizia. Diventa un certificato fasullo per gli usurpatori.
Può, se chi partecipa al gioco non rispetta le regole, e la distorce. Diventa una maschera da teatro, che nasconde il volto dei criminali.
Può, se diventa violenza truccata. Succede, succede tutti i giorni. Nella storia. E nel Vangelo. In fondo, la più eclatante elezione della storia dell’umanità, l’ha vinta Barabba.
Tota

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